La Sensibilità Chimica Multipla MCS (Multiple
chemical sensitivity) inclusa nella
Classificazione Internazionale delle Malattie
dell'Organizzazione Mondiale della Salute
(WHO), ICD-10 sotto il codice T 78.4, è una
sindrome immuno-tossica infiammatoria simile,
per certi versi, all’allergia e molto spesso
scambiata con essa, poiché i sintomi appaiono e
scompaiono con l’allontanamento dalla causa
scatenante.
Detersivi, deodoranti, vernici fertilizzanti,
pesticidi, formaldeide, amalgama, vaccini ma
anche benzina toner e campi magnetici ne scatenano l’insorgenza, elementi che per alcuni diventano
sostanze killer.
Nella popolazione uno su dieci è geneticamente predisposto a perdere la tolleranza verso tali
sostanze per un difetto genomico che impedisce la capacità di eliminare e difendersi da tali agenti
patogeni.
La sintomatologia coinvolge qualsiasi organo e apparato e i disturbi peggiorano nel tempo fino a
causare gravi problemi neurologici, quali l’encefalopatia tossica compromettendo memoria e umore.
Nelle prime fasi la malattia è facilmente confondibile con comuni allergie, i primi sintomi possono
essere bruciore delle prime vie respiratorie, eruzioni cutanee, perdita dei sensi, coinvolgimento
intestinale e del sistema immunitario.
La crisi si scatena per contatto, ingestione e inalazione dei fattori nocivi sopra citati, quanto più
inquinato è l’ambiente tanto più si manifesta la sintomatologia, per chi ne è affetto.
Spesso i sintomi si attenuano allontanandosi dai fattori patogeni, altro motivo per cui viene
scambiato per allergia.
La maggior parte dei pazienti non è consapevole di esserne affetta, anche perché spesso i medici non
la riconoscono in quanto tale, curandola per allergia se non, nei peggiori dei casi, per malattia
psichiatrica.
Presidente Giulia Lo Pinto, da anni lotta per il riconoscimento della malattia in quanto tale, con il
supporto del Prof. Giuseppe Genovesi, specialista in
Endocrinologia, Immunologia e Psichiatria presso il
Dipartimento di Fisiopatologia dell'Azienda Policlinico
Umberto I
Università degli
Studi di Roma
La Sapienza",
cercando di
sensibilizzare e
responsabilizza
re gli enti
preposti tutti, ad un più efficacie intervento sia preventivo
che diagnostico e a sostegno dei pazienti, nella realtà soli ad
affrontare i sintomi e le conseguenze.
Questi infatti hanno difficoltà a frequentare uffici pubblici, luoghi di lavoro, di culto, supermercati,
mezzi pubblici, per non parlare di cinema, ristoranti, negozi ma soprattutto neanche ospedali e
ambulanze; il tutto a discapito di una vita socialmente accettabile.
La difficoltà di diagnosi, per aver la quale spesso bisogna recarsi all’estero, dove viene regolarmente riconosciuta, rende ancor più difficile la sopravvivenza perché ci si imbatte nella diffidenza di chi ipotizza esagerazioni o malesseri psichiatrici.
Un’interrogazione è stato fatto al ministro della Salute a dicembre 2013, da parte del deputato
Giampiero Giulietti, del Partito Democratico, al fine di sollecitare il
governo a riconoscere la Sensibilità Chimica Multipla come malattia
fisica invalidante prevedendo misure per sostenere economicamente le
persone affette da questa malattia affinché possano curarsi con farmaci e
integratori adeguati al proprio stato di salute.
Solo recentemente, presso il laboratorio Diagnostica Molecolare Avanzata (DiMA) dell'ospedale
Sant'Andrea di Roma, è possibile prenotare ed effettuare l'esame della PERMEABILITÀ
INTESTINALE ,questo esame, ancora a pagamento, ha un costo di € 12,00 circa, occorre prenotare
un appuntamento chiamando il numero 06 33775222 o 06 33775247) , e presentando prescrizione
medica dello specialista che vi segue su ricetta bianca.
Inoltre, sempre presso il laboratorio DiMA dell'ospedale Sant'Andrea, è possibile prenotare ed
effettuare l'importantissimo ESAME ANAGALASE, ad un costo di € 60,00 chiamando il numero
06 33775222, e presentando prescrizione medica dello specialista che vi segue su ricetta bianca.
Qualcosa si muove ma ancora tanto si deve fare per il riconoscimento di questa patologia e della sua
conseguente invalidità.